L’Umbria del Vino 2025: il concorso enologico regionale. Berioli e Montemelino i nostri vincitori

umbria del vino 2025 concorso

Il vino è la voce di una terra che parla attraverso il suo sapore, il suo profumo e il suo colore.
Bevi un vino e bevi la sua terra. Un viaggio sensoriale alla scoperta di paesaggi, tradizioni e storie che in Umbria si intrecciano da secoli.
Ogni calice che solleviamo è il frutto di passione di e una connessione che va oltre il raccolto: è il cuore dell’Umbria in ogni sorso.

 

L’Umbria del Vino è l’unico concorso enologico regionale riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dedicato ai vini prodotti nella nostra Regione. Un evento che celebra l’eccellenza vinicola di una terra straordinaria, dove ogni calice racconta storie di passione, tradizione e innovazione. Un viaggio tra sapori unici dove il vino non è solo un prodotto, ma un’esperienza da vivere e condividere. Un viaggio che vuole portare il nostro straordinario patrimonio enogastronomico sulle tavole del mondo, accendendo una luce sulla bellezza dell’Umbria e favorendo un turismo che sappia immergersi nella nostra terra, respirarne l’essenza e gustarne le eccellenze.

Questo concorso, arrivato quest’anno alla sua quarta edizione, è dunque un omaggio al talento e alla dedizione delle nostre piccole e medie realtà che plasmano un’identità unica, capace di incantare i palati e di nutrire l’immaginario dei consumatori.

Ne troviamo conferma nelle parole del Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, secondo cui l’intento del concorso è proprio quello di creare uno strumento che possa contribuire a favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei nostri vini da parte dei consumatori e gettare le basi per rafforzarne la presenza nei mercati nazionali e internazionali. Un percorso volto quindi alla valorizzazione dell’attività delle cantine umbre che si stanno caratterizzando per la grande vitalità nel settore enologico nazionale, consapevoli del fatto che la diffusione del patrimonio enogastronomico di eccellenza del territorio, di cui il vino è componente essenziale, costituisce una spinta allo sviluppo del turismo che possa esprimersi anche attraverso forme capaci di generare un coinvolgimento legato a fattori emozionali come l’enoturismo.
Gli stessi addetti ai lavori indicano la nostra regione come un territorio che, seppur di piccole dimensioni, ha saputo organizzare un’offerta di qualità che nulla ha da invidiare a quanto presentato da realtà più grandi e celebri.

 

I premi del concorso e i pareri della commissione

Il concorso prevede le seguenti categorie di prodotto: vino bianco, vino rosso, vino rosato, vino spumante di qualità, vino frizzante, vino dolce.
Oltre ai vincitori di categoria, il concorso premia l’eccellenza del vino umbro con altri tre riconoscimenti speciali: Premio Giovane Imprenditore, per il produttore under 40 con il vino dal punteggio più alto; Premio Impresa al Femminile, per l’azienda a guida femminile con il vino più premiato; Premio Vino Biologico, riconoscimento al miglior vino bio certificato in gara.

A partire dal 22 Gennaio, enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici hanno dunque assaggiato i prodotti delle cantine umbre, espressioni di tutto il territorio regionale. La Commissione di degustazione, composta da 7 membri e guidata dal Presidente di AssoEnologi Riccardo Cotarella, ha espresso le valutazioni su apposite schede secondo il metodo di analisi sensoriale “Union Internationale des Oenologues”.

Ma quali sono state le prime impressioni durante le sessioni di degustazione?
Secondo l’enologo Maurilio Chioccia, membro della commissione, è un’Umbria che cresce: c’è più consapevolezza nella produzione, nella conduzione della vigna e nella preparazione dei prodotti, tutti aspetti che porteranno la nostra regione ad avere più successo sul mercato negli anni futuri: pur trovandoci in un momento storico un po’ particolare nei consumi, laddove c’è qualità essa sarà premiata e riconosciuta.

Francesca Granelli, giornalista enogastronomica, sottolinea come la posizione del vino umbro nel panorama nazionale abbia recentemente registrato un’enorme crescita, in particolare nell’epoca post-covid, legata al maggiore interesse del turista nei confronti dell’enogastronomia e dei prodotti tipici; ed è proprio questa tipicità il punto di forza della nostra produzione regionale.

Di ampio respiro territoriale è il parere è l’AIS, per voce di Pietro Marchi, presidente regionale dell’Associazione Italiana Sommelier: un vino, quello umbro, che rispetta sempre di più, oltre al livello qualitativo molto alto, la richiesta attuale del mercato che chiede dei vini più semplici, di minore struttura e più facili da bere.

Federico Sisti, Segretario Generale della CamCom dell’Umbria, conferma come il vino umbro sia un testimonial perfetto per il nostro territorio, il frutto del lavoro dei viticoltori capace di rappresentare al meglio questa meravigliosa regione. Il concorso L’Umbria del vino è una preziosa opportunità di confronto a cui possono partecipare tutti i produttori umbri, non tanto per individuare chi è il migliore, quanto per aumentare la qualità.

Pier Paolo Chiasso, enologo e winemaker dell’anno 2025, evidenzia come il vino sia da considerarsi inoltre come un vero e proprio ambasciatore che racconta i territori in cui viene fatto: in questo senso non è più solo una bevanda che rallegra le nostre tavole, ma un elemento dall’alto valore culturale.

I soggetti promotori del concorso

L’edizione 2025 dell’Umbria del Vino è promossa dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura dell’Umbria, in collaborazione con la Regione dell’Umbria, l’Associazione Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria, Coldiretti Umbria, Confagricoltura Umbria e Cia Umbria, il 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria e Confcooperative Umbria.

 

CHI SONO I NOSTRI VINCITORI

Tra le oltre 50 cantine partecipanti e i 160 vini presentati, nel corso della conferenza stampa del 28 Febbraio sono stati comunicati i nomi dei vincitori per l’anno 2025: tra le nostre cantine associate ci sono Berioli (Magione) e Montemelino (Tuoro sul Trasimeno)!

I vini sono stati svelati durante la cerimonia di premiazione dell’11 Marzo: 

  • “CRISTINA” Metodo Classico Pas Dosé, Cantina Berioli
    2° Classificato Categoria Spumanti di Qualità
    Un vino spumante di classe per festeggiare ogni occasione importante.
    • Vitigno: Chardonnay (100% Blanc de blancs)
    • Colore: paglierino brillante, perlage fine e persistente.
    • Profumo: al naso esprime delicate sensazioni di lievito e crosta di pane, frutta tropicale a polpa gialla e una leggera nota floreale.
    • Gusto: al palato presenta una piacevole freschezza in perfetta sinergia con l’elegante mineralità. Spuma avvolgente e vellutata. Piacevolmente equilibrato con finale energico e leggermente sapido.
    • Gradazione alcolica: 12,5% vol.
    • Abbinamenti consigliati: ideale per aperitivi ed antipasti. Ottimo con piatti a base di pesce e di crostacei. Eccezionale con risotti tipici della tradizione.

  • “GIOVANOTTO” DOC Trasimeno Gamay 2023, Cantina Montemelino
    Premio Impresa al Femminile
    Un Trasimeno Gamay da bere giovane anche a temperatura leggermente fresca.
    • Vitigno: Trasimeno Gamay
    • Colore: rosso rubino scarico e brillante
    • Profumo: frutti rossi, pera e liquirizia
    • Gusto: croccante e fresco in bocca, con una bella presa tannica e balsamica
    • Gradazione alcolica: 13% vol.
    • Abbinamenti consigliati: piatti della tradizione a base di pesce di lago.

Sabina Cantarelli (Montemelino) e Roberto Berioli (Berioli) alla cerimonia di premiazione

 

 

Enogastronomia e Turismo: legame imprescindibile

Simona Meloni, assessore regionale all’Agricoltura, al Turismo, ai Laghi e ai Parchi, intervenuta durante la cerimonia di premiazione, ha ribadito l’importanza del legame tra enogastronomia e turismo, ricordando come il vino sia uno dei prodotti identitari della nostra regione, motivazione di viaggio e di scoperta dei territori.
Lo stesso Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, ha sottolineato come il saper fare rete tra tutte le istituzioni e gli operatori del settore sia fondamentale non solo per il vino umbro, ma per l’intero territorio regionale.

 

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Il vino è la voce di una terra che parla attraverso il suo sapore, il suo profumo e il suo colore.
Bevi un vino e bevi la sua terra. Un viaggio sensoriale alla scoperta di paesaggi, tradizioni e storie che in Umbria si intrecciano da secoli.
Ogni calice che solleviamo è il frutto di passione di e una connessione che va oltre il raccolto: è il cuore dell’Umbria in ogni sorso.

 

L’Umbria del Vino è l’unico concorso enologico regionale riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dedicato ai vini prodotti nella nostra Regione. Un evento che celebra l’eccellenza vinicola di una terra straordinaria, dove ogni calice racconta storie di passione, tradizione e innovazione. Un viaggio tra sapori unici dove il vino non è solo un prodotto, ma un’esperienza da vivere e condividere. Un viaggio che vuole portare il nostro straordinario patrimonio enogastronomico sulle tavole del mondo, accendendo una luce sulla bellezza dell’Umbria e favorendo un turismo che sappia immergersi nella nostra terra, respirarne l’essenza e gustarne le eccellenze.

Questo concorso, arrivato quest’anno alla sua quarta edizione, è dunque un omaggio al talento e alla dedizione delle nostre piccole e medie realtà che plasmano un’identità unica, capace di incantare i palati e di nutrire l’immaginario dei consumatori.

Ne troviamo conferma nelle parole del Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, secondo cui l’intento del concorso è proprio quello di creare uno strumento che possa contribuire a favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei nostri vini da parte dei consumatori e gettare le basi per rafforzarne la presenza nei mercati nazionali e internazionali. Un percorso volto quindi alla valorizzazione dell’attività delle cantine umbre che si stanno caratterizzando per la grande vitalità nel settore enologico nazionale, consapevoli del fatto che la diffusione del patrimonio enogastronomico di eccellenza del territorio, di cui il vino è componente essenziale, costituisce una spinta allo sviluppo del turismo che possa esprimersi anche attraverso forme capaci di generare un coinvolgimento legato a fattori emozionali come l’enoturismo.
Gli stessi addetti ai lavori indicano la nostra regione come un territorio che, seppur di piccole dimensioni, ha saputo organizzare un’offerta di qualità che nulla ha da invidiare a quanto presentato da realtà più grandi e celebri.

 

I premi del concorso e i pareri della commissione

Il concorso prevede le seguenti categorie di prodotto: vino bianco, vino rosso, vino rosato, vino spumante di qualità, vino frizzante, vino dolce.
Oltre ai vincitori di categoria, il concorso premia l’eccellenza del vino umbro con altri tre riconoscimenti speciali: Premio Giovane Imprenditore, per il produttore under 40 con il vino dal punteggio più alto; Premio Impresa al Femminile, per l’azienda a guida femminile con il vino più premiato; Premio Vino Biologico, riconoscimento al miglior vino bio certificato in gara.

A partire dal 22 Gennaio, enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici hanno dunque assaggiato i prodotti delle cantine umbre, espressioni di tutto il territorio regionale. La Commissione di degustazione, composta da 7 membri e guidata dal Presidente di AssoEnologi Riccardo Cotarella, ha espresso le valutazioni su apposite schede secondo il metodo di analisi sensoriale “Union Internationale des Oenologues”.

Ma quali sono state le prime impressioni durante le sessioni di degustazione?
Secondo l’enologo Maurilio Chioccia, membro della commissione, è un’Umbria che cresce: c’è più consapevolezza nella produzione, nella conduzione della vigna e nella preparazione dei prodotti, tutti aspetti che porteranno la nostra regione ad avere più successo sul mercato negli anni futuri: pur trovandoci in un momento storico un po’ particolare nei consumi, laddove c’è qualità essa sarà premiata e riconosciuta.

Francesca Granelli, giornalista enogastronomica, sottolinea come la posizione del vino umbro nel panorama nazionale abbia recentemente registrato un’enorme crescita, in particolare nell’epoca post-covid, legata al maggiore interesse del turista nei confronti dell’enogastronomia e dei prodotti tipici; ed è proprio questa tipicità il punto di forza della nostra produzione regionale.

Di ampio respiro territoriale è il parere è l’AIS, per voce di Pietro Marchi, presidente regionale dell’Associazione Italiana Sommelier: un vino, quello umbro, che rispetta sempre di più, oltre al livello qualitativo molto alto, la richiesta attuale del mercato che chiede dei vini più semplici, di minore struttura e più facili da bere.

Federico Sisti, Segretario Generale della CamCom dell’Umbria, conferma come il vino umbro sia un testimonial perfetto per il nostro territorio, il frutto del lavoro dei viticoltori capace di rappresentare al meglio questa meravigliosa regione. Il concorso L’Umbria del vino è una preziosa opportunità di confronto a cui possono partecipare tutti i produttori umbri, non tanto per individuare chi è il migliore, quanto per aumentare la qualità.

Pier Paolo Chiasso, enologo e winemaker dell’anno 2025, evidenzia come il vino sia da considerarsi inoltre come un vero e proprio ambasciatore che racconta i territori in cui viene fatto: in questo senso non è più solo una bevanda che rallegra le nostre tavole, ma un elemento dall’alto valore culturale.

I soggetti promotori del concorso

L’edizione 2025 dell’Umbria del Vino è promossa dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura dell’Umbria, in collaborazione con la Regione dell’Umbria, l’Associazione Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria, Coldiretti Umbria, Confagricoltura Umbria e Cia Umbria, il 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria e Confcooperative Umbria.

 

CHI SONO I NOSTRI VINCITORI

Tra le oltre 50 cantine partecipanti e i 160 vini presentati, nel corso della conferenza stampa del 28 Febbraio sono stati comunicati i nomi dei vincitori per l’anno 2025: tra le nostre cantine associate ci sono Berioli (Magione) e Montemelino (Tuoro sul Trasimeno)!

I vini sono stati svelati durante la cerimonia di premiazione dell’11 Marzo: 

  • “CRISTINA” Metodo Classico Pas Dosé, Cantina Berioli
    2° Classificato Categoria Spumanti di Qualità
    Un vino spumante di classe per festeggiare ogni occasione importante.
    • Vitigno: Chardonnay (100% Blanc de blancs)
    • Colore: paglierino brillante, perlage fine e persistente.
    • Profumo: al naso esprime delicate sensazioni di lievito e crosta di pane, frutta tropicale a polpa gialla e una leggera nota floreale.
    • Gusto: al palato presenta una piacevole freschezza in perfetta sinergia con l’elegante mineralità. Spuma avvolgente e vellutata. Piacevolmente equilibrato con finale energico e leggermente sapido.
    • Gradazione alcolica: 12,5% vol.
    • Abbinamenti consigliati: ideale per aperitivi ed antipasti. Ottimo con piatti a base di pesce e di crostacei. Eccezionale con risotti tipici della tradizione.

  • “GIOVANOTTO” DOC Trasimeno Gamay 2023, Cantina Montemelino
    Premio Impresa al Femminile
    Un Trasimeno Gamay da bere giovane anche a temperatura leggermente fresca.
    • Vitigno: Trasimeno Gamay
    • Colore: rosso rubino scarico e brillante
    • Profumo: frutti rossi, pera e liquirizia
    • Gusto: croccante e fresco in bocca, con una bella presa tannica e balsamica
    • Gradazione alcolica: 13% vol.
    • Abbinamenti consigliati: piatti della tradizione a base di pesce di lago.

Sabina Cantarelli (Montemelino) e Roberto Berioli (Berioli) alla cerimonia di premiazione

 

 

Enogastronomia e Turismo: legame imprescindibile

Simona Meloni, assessore regionale all’Agricoltura, al Turismo, ai Laghi e ai Parchi, intervenuta durante la cerimonia di premiazione, ha ribadito l’importanza del legame tra enogastronomia e turismo, ricordando come il vino sia uno dei prodotti identitari della nostra regione, motivazione di viaggio e di scoperta dei territori.
Lo stesso Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, ha sottolineato come il saper fare rete tra tutte le istituzioni e gli operatori del settore sia fondamentale non solo per il vino umbro, ma per l’intero territorio regionale.